In condominio è possibile aprire un passaggio in un muro?

Tra le molte attività di modifica di un immobile, un condomino potrebbe decidere per vari motivi di aprire un varco in uno dei muri del condominio.

Questa scelta potrebbe essere determinata dal desiderio di fornire al proprio appartamento un accesso indipendente dalla strada o dall’interno dell’edificio, oppure dalla necessità di suddividerlo in due unità separate, creando così un ingresso alternativo.

In entrambi i casi, così come in altre situazioni che prevedono l’apertura di un varco in un muro condominiale, è fondamentale analizzare la questione dell’autorizzazione, prima di tutto da parte del condominio stesso (e successivamente anche delle autorizzazioni amministrative, da depositare presso il Comune). Per comprendere meglio le problematiche legate all’apertura di un varco nelle pareti del condominio, è necessario innanzitutto capire qual è la funzione primaria dei muri.

Infatti, questi vengono realizzati con l’obiettivo preciso di proteggere gli appartamenti dall’esterno e dagli agenti atmosferici.

Quindi questo rappresenta il punto di partenza che deve essere analizzato per poter procedere alla richiesta di eventuali modifiche, che comporterebbero la sostituzione di un muro con un’apertura. Secondo quanto stabilito dall’articolo 1102 del codice civile, ogni condomino può utilizzare le parti comuni dell’edificio apportando loro modifiche per migliorare il godimento del proprio appartamento.

Tuttavia, tali modifiche devono tenere conto di due aspetti fondamentali.

Innanzitutto, i lavori non devono alterare la destinazione del bene e non devono impedire agli altri condomini di utilizzare la cosa comune.

Inoltre, l’uso più intenso della cosa comune (come nel caso della sostituzione di un muro con una porta) deve rispettare i limiti di stabilità e sicurezza dell’edificio, nonché il suo decoro architettonico. Come abbiamo visto, se il muro di una facciata viene sostituito con una porta che rispetta tutte le specifiche tecniche necessarie per evitare il crollo della struttura e prevenire infiltrazioni di aria e acqua, allora tale trasformazione è del tutto compatibile con i diritti degli altri condomini.

Seguendo tali regole, l’apertura di una porta nel muro condominiale può avvenire anche senza l’autorizzazione dell’assemblea, purché se ne dia preventiva comunicazione all’amministratore. Nel caso in cui un condomino voglia dotare il proprio appartamento di un secondo accesso, anche in questa situazione è necessario rispettare le norme precedentemente menzionate.

In altre parole, nonostante la possibilità di aprire un varco, è necessario che questa operazione non comprometta la stabilità dell’edificio e non rappresenti un ostacolo per un vicino di casa che potrebbe decidere di fare altrettanto. Pertanto, il proprietario avrà la libertà di procedere con la nuova apertura dopo aver suddiviso l’appartamento con l’approvazione del condominio, a condizione che il varco risulti modesto e in continuità con le linee architettoniche del fabbricato.

Un’ultima situazione da considerare riguarda la possibilità di realizzare un’apertura che consenta al proprietario di un locale al piano terra di mettere in comunicazione il proprio immobile con l’androne del portone, al fine di dotare la proprietà di un’ulteriore uscita.

Tenendo presente le restrizioni stabilite dal codice civile, in questi casi è vietato procedere con i lavori se si altera la destinazione della cosa comune o se si impedisce agli altri condomini di utilizzare pariteticamente la parte comune.

Poiché in questa situazione non si verificherebbero nessuna delle due limitazioni, si può comprendere che anche in questo caso il proprietario ha la libertà di agire, pur rispettando i vincoli di stabilità e decoro.

È importante sottolineare che ogni modifica o apertura di un varco all’interno del condominio deve essere attentamente valutata e considerata in modo da garantire la sicurezza strutturale dell’edificio e il rispetto dei diritti degli altri condomini. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un professionista qualificato come un ingegnere o un architetto per valutare l’impatto delle modifiche proposte e assicurarsi di ottenere le autorizzazioni necessarie.

In conclusione, l’apertura di un varco in un muro condominiale può essere effettuata a condizione che si rispettino i requisiti legali, come la non alterazione della destinazione del bene comune, la non interferenza nell’uso degli altri condomini, il mantenimento della stabilità dell’edificio e il rispetto del decoro architettonico. Affrontare tale processo in modo responsabile e nel pieno rispetto delle regole contribuirà a garantire un ambiente condominiale armonioso e sicuro per tutti i residenti.

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